Domande e risposte: intervista a Filipponi del 31 ottobre 2023
Come sta il Partito democratico di Terni? Cosa avete dedotto delle elezioni amministrative scorse? E’ la seconda volta che il candidato appoggiato dal Pd non va al ballottaggio: che tipo di riflessione va fatta?
Il Partito Democratico di Terni è in discreta salute, è impegnato ogni giorno con i propri organismi e con i propri iscritti ad affrontare le questioni aperte nella città, su cui evidenziare criticità e fare proposte a tutti i livelli istituzionali dal comune di Terni, alla provincia di Terni, alla regione dell’Umbria, in particolare sui temi della sanità, fino al governo nazionale per tramite dei parlamentari umbri, come fatto a suo tempo, ad esempio per la Fabbrica d'Armi che ha portato oggi alle procedure concorsuali per nuove assunzioni, o sulla vicenda irrisolta della incompatibilità del sindaco.
In questi giorni stiamo preparando la manifestazione organizzata dal Partito Democratico nazionale il prossimo 11 novembre a Roma, contro le politiche inique e stantie di questo governo di destra. Nelle settimane scorse si è svolta l’assemblea comunale, e le riunioni dei direttivi dei circoli al fine di proporre al gruppo consiliare le criticità della città e dei quartieri, a partire dai ritardi sull'accordo di programma per l’Ast, dalle forti criticità registrate sulla sanità locale e sull'ospedale, ai temi della sicurezza e del decoro urbano, ecc. Dalle elezioni amministrative abbiamo dedotto, che occorre tornare a parlare con i cittadini nei quartieri e presentarsi agli appuntamenti elettorali con una leadership forte, una coalizione ampia e coesa e soprattutto in grado di far riconoscere la città in un progetto di sviluppo. Su questo stiamo lavorando ormai da mesi, come gruppo dirigente con l'obiettivo di costituire l'alternativa alla destra di governo regionale, e alla maggioranza populista che guida oggi il comune di Terni.
Sul mancato accesso al ballottaggio si è svolta un’ampia ed approfondita riflessione, allargata anche alle altre forze progressiste, dalla quale è emersa appunto l’esigenza di riprendere un percorso comune con il M5s e con le altre forze di sinistra e di centro e le esperienze vive e civiche della città, come ad esempio in occasione del lavoro congiunto ai banchetti di raccolta delle firme sul salario minimo.
Un tuo giudizio su quanto accaduto sulla vicenda delle cariche del Servizio Idrico Integrato.
La vicenda del servizio idrico è sicuramente un accadimento che i cittadini non hanno compreso, ed è stata strumentalizzata in termini politici. Ora occorre a mio avviso che il Comune di Terni, proprietario della quota più grande del capitale pubblico, ovvero il 19% circa sul 51% ad appannaggio dei comuni, avanzi una proposta, la quale tenga insieme tutti i comuni rappresentati nell’assemblea del servizio idrico, e che possa rappresentare tutte le varie estrazioni dei comuni appartenenti all’ambito di riferimento. Serve ridare ai cittadini un messaggio di fiducia, ovvero farli sentire partecipi di battaglie cruciali, come quella sulla protezione delle utenze per le fasce più deboli, quella sugli investimenti a partire dai fondi derivanti dal piano nazionale di ripresa e resilienza, e quella sull’uso di criteri di economicità nella gestione del servizio idrico. Il pubblico ha l'obbligo di presentarsi unito, come sempre accaduto e la questione va ricondotta nell'alveo naturale dell’intesa istituzionale.
Rispetto alla scorsa consiliatura l’opposizione può essere suddivisa in varie anime , non sovrapponibili e difficilmente unite. Che tipo di opposizione sta facendo il Partito democratico di Terni? Quali le principali difficoltà incontrate?
Il gruppo consiliare del Partito Democratico ha innanzitutto avviato un lavoro congiunto con gli altri gruppi di minoranza di centrosinistra ovvero il Movimento 5 stelle e il gruppo Innovare per Terni. Stiamo facendo un opposizione ferma sulle questioni che a nostro avviso vanno contro gli interessi dei cittadini, ne è un esempio quella condotta sulle manovre di bilancio, a partire dal rendiconto 2022 che ha visto ampliarsi di gran lunga la massa debitoria del perimetro consolidato del comune di Terni. Abbiamo tenuto un atteggiamento dialogante su alcuni temi a nostro avviso di grande interesse per i cittadini, vedendo approvati in poche settimane i nostri atti, sul nuovo ospedale di Terni (delibera poi disattesa dal Sindaco in questo caso), sul fabbisogno di personale sanitario, sulle questioni legate al personale necessario al polo di mantenimento delle armi leggere di Terni, e sull’autonomia differenziata. La nostra è un’esperienza di opposizione inedita, avendo da un lato una destra di opposizione da cui ci dividono valori e prospettive e una forza populista di governo che non ha idea di dove portare una città , il cui declino è evidente dopo 5 anni di governo delle destre.
Hai ottenuto il maggior numero di preferenze in città. Come sta procedendo la tua attività amministrativa? In che cosa ti stai particolarmente concentrando? Quali le principali segnalazioni che hai ricevuto?
E’ vero mi sento una enorme responsabilità sulle spalle, ovvero quella dei tanti cittadini e militanti che hanno scritto il mio nome sulla scheda elettorale, vicino al simbolo del Partito Democratico e che mi hanno consentito di essere il primo degli eletti, nonostante il mancato accesso al ballottaggio del centrosinistra. La nostra attività, dopo la riconferma a capogruppo, si sta concentrando sulla presentazione degli atti per conto del gruppo del Partito Democratico e sul costruire un terreno comune di confronto sui temi cruciali con gli altri gruppi di centrosinistra ovvero Innovare per Terni e Movimento 5 stelle. Gli atti di indirizzo fin qui depositati oltre ad essere stati per buona parte approvati hanno riguardato tematiche cruciali di competenza dell’amministrazione comunale, ora però ci aspettiamo dal Sindaco e dalla maggioranza cittadina, che non rimangano lettera morta. Ho ricevuto molti riscontri positivi su questo, che mi inducono a fare di più e meglio. Le segnalazioni riguardano tutto il territorio comunale, dalle periferie, alle antiche municipalità, al centro cittadino, alle zone industriali ed artigianali e stanno ad evidenziare che la città , al di là di slogan e atteggiamenti folkloristici è ferma su diversi fronti. Occorre risvegliare la città e le intelligenze cittadine dal torpore e il gruppo consiliare del PD, insieme al consigliere regionale del gruppo PD in assemblea legislativa umbra, ai parlamentari ed alla segreteria cittadina, provinciale e regionale dovrà essere protagonista di un appuntamento programmatico aperto volto a riprogettare la Terni del 2030 innovativa e sostenibile a 360 gradi.
Verso le regionali: che ruolo deve giocare il Partito democratico ternano? Auspichi un accordo di campo largo?
Auspico si la costituzione di un campo largo che veda insieme le forze riformiste e quelle progressiste, con un programma partecipato e condiviso. Il modello da prendere ad esempio può essere quello delle recenti elezioni amministrative a Foggia, dove i cittadini hanno riconosciuto la bontà del progetto. Il partito Democratico contribuirà con grande impegno sia nel fornire un importante contributo programmatico, di iniziativa, ma anche con la messa a disposizione delle risorse umane migliori per affrontare la sfida delle elezioni regionali.
Il PD è un partito per giovani?
Il PD con la riapertura immediata del tesseramento dopo il congresso tenutosi ad inizio anno ha avuto un forte incremento del tesseramento caratterizzato da un ingresso dei più giovani. La mia esperienza di impegno fin da giovanissimo, può essere come tante altre di esempio, per le generazioni più giovani, che avranno il giusto spazio di partecipazione nelle scelte e nelle proposte.